Quanta merce posso portare dall’Italia alla Svizzera?

Lo sdoganamento dall’Italia alla Svizzera e viceversa di merci richiede una profonda conoscenza degli adempimenti amministrativi e doganali obbligatori. Sebbene, infatti, sia possibile portare in Svizzera alcuni beni con l’esenzione dal dazio, esistono delle regole precise sulla franchigia di merci che i viaggiatori possono introdurre a titolo di uso personale.

Per evitare irregolarità e sanzioni, dunque, è importante sapere quanta merce si può portare dall’Italia in Svizzera secondo le normative vigenti, per varcare la dogana senza problemi e facilitare le formalità alla frontiera. Ecco tutto quello che bisogna conoscere a riguardo, con le tipologie di merci e le quantità minime ammesse all’importazione senza oneri doganali o di altra natura.

Oggetti ad uso personale importabili in Svizzera senza IVA

La legge svizzera consente l’introduzione nel Paese di alcuni beni ad uso personale, merci che non sono sottoposte al pagamento dell’IVA né ai dazi doganali. Si tratta di oggetti esenti da tributi importati in Svizzera da persone residenti o stranieri durante il loro soggiorno, comprese le provviste da viaggio personali e altre merci come souvenir, medicamenti e derrate alimentari.

 

In particolare, le disposizioni sono applicate per persone una volta al giorno, fino al raggiungimento della franchigia. In questo caso è previsto un valore della merce di 300 franchi che usufruisce dell’esenzione dall’IVA e non è necessario pagare l’imposta sul valore aggiunto, mentre per valori complessivi superiori a 300 franchi bisogna calcolare e corrispondere l’IVA.

Le quantità di merci ammesse in franchigia in Svizzera senza dazi

Se le quantità di merci importate non superano i valori massimi consentiti non bisogna pagare i dazi doganali. In caso ammesse in franchigia sono soggette al versamento del dazio, calcolato con un corrispettivo per unità di misura per ogni tipologia di merce.

 

Lo sdoganamento dall’Italia alla Svizzera non prevede il pagamento di dazi doganali entro determinate quantità di merci importate:

  • 1 Kg di carne e preparazioni di carne, ad eccezione della selvaggina, pesci, crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici;
  • 1 litro o Kg di burro o crema di latte, purché contenenti almeno il 15% di materie grasse del latte;
  • 5 litri o Kg di oli, grassi e margarina per l’alimentazione umana;
  • 5 litri di bevande alcoliche con tenore alcolico fino al 18% vol. (età minima 17 anni);
  • 1 litro di bevande alcoliche con tenore alcolico superiore a 18% vol. (età minima 17 anni);
  • qualsiasi quantità di bevande alcoliche con tenore alcolico fino a 0,5% vol., in quanto non sono considerate bevande alcoliche;
  • 250 pezzi di sigarette o sigari (età minima 17 anni);
  • 250 grammi di altri tabacchi manufatti (età minima 17 anni).

Tuttavia esistono delle restrizioni, infatti è
vietata l’importazione di prodotti animali provenienti da altri Stati al
di fuori dei Paesi UE e della Norvegia. Inoltre, per alcuni prodotti animali e
vegetali esistono delle limitazioni aggiuntive, perciò bisogna sempre
verificare le disposizioni specifiche per ogni tipologia di prodotto.

I tributi doganali per le quantità di merci eccedenti la franchigia

Quando le merci che possono essere importate dall’Italia alla Svizzera senza pagare i dazi superano le quantità ammesse, in questo caso è richiesto il pagamento del dazio per le quantità eccedenti, secondo il seguente tariffario:

    • 17 franchi al Kg per quantità da 1 Kg a 10 Kg di carne e preparazioni di carne, ad eccezione della selvaggina, pesci, crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici, mentre oltre i 10 Kg il dazio equivale a 23 franchi per Kg;
    • 16 franchi al litro o Kg oltre la franchigia di 1 litro o Kg di burro o crema di latte, purché contenenti almeno il 15% di materie grasse del latte;
    • 2 franchi per litro o Kg oltrepassata la soglia di 5 litri o Kg di oli, grassi e margarina per l’alimentazione umana
    • 2 franchi per litro oltre la quantità massima esente di 5 litri di bevande alcoliche con tenore alcolico fino al 18% vol. (età minima 17 anni);
  • 15 franchi per litro superata la quota senza dazi di 1 litro di bevande alcoliche con tenore alcolico superiore a 18% vol. (età minima 17 anni);
  • 0,25 franchi a pezzo oltrepassata la quota senza dazio di 250 pezzi di sigarette o sigari (età minima 17 anni);
  • 0,10 franchi al grammo oltre i 250 grammi di altri tabacchi manufatti (età minima 17 anni).

È spesso vietata invece l’importazione di piante in Svizzera, così come quella della maggior parte delle armi, oggetti che vanno sempre dichiarati e che anche quando ammessi sono soggetti al pagamento dell’IVA al 7,7%, mentre sono esenti dal dazio doganale. Per quanto riguarda la liquidità è possibile portare in Svizzera fino a 10.000 franchi, altrimenti cifre superiori vanno registrate nel sistema informatico dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.

L’abolizione dei dazi industriali in vigore dal 2024 in Svizzera

Il 1° ottobre 2021 il Parlamento svizzero ha approvato l’abolizione
dei dazi industriali
, una misura che come deciso dalla riunione del
Consiglio Federale del 2 febbraio 2022 entrerà in vigore a partire dal 1°
gennaio 2024
. Si tratta di un tempo necessario per consentire agli operatori
coinvolti di adeguarsi alla nuova disposizione, sia dal punto vista tecnico che
organizzativo.

Questa misura è stata promossa da alcuni studi realizzati
dalla SECO, la Segreteria di Stato dell’economia svizzera, che ha individuato i
potenziali vantaggi per aziende e consumatori svizzeri legati
all’agevolazione delle importazioni. È stato calcolato infatti che
l’adeguamento normativo potrebbe fornire un beneficio di circa 860 milioni
di franchi svizzeri
all’economia del Paese.

L’abolizione dei dazi interesserà i prodotti
industriali
, ossia tutti i beni ad accezione di quelli agricoli e della
pesca, tra cui:

  • prodotti minerari
  • combustibili minerali;
  • prodotti chimici inorganici;
  • fertilizzanti;
  • profumi e acque profumate;
  • gomma e lavorati in gomma;
  • pneumatici rigenerati;
  • articoli di igiene e di farmacia;
  • pelli e cuoi.

Allo stesso tempo, è stata prevista una semplificazione
della composizione delle tariffe doganali svizzere
per i prodotti
industriali, con l’obiettivo di ridurre i costi amministrativi per l’importazione
di beni dall’estero in Svizzera. Dal 2024, dunque, sarà più facile e meno
costoso esportare prodotti industriali nel Paese elvetico, un’opportunità
importante per tantissime aziende italiane
.

Cippà Trasporti è in grado di supportare le imprese italiane nel trasporto e sdoganamento di merci in Europa, fornendo un supporto
completo per l’esportazione e importazione di prodotti da e verso la Svizzera
,
l’Unione Europea e in territorio extra-UE. In questo modo è possibile usufruire
del sostegno di un’azienda con oltre 50 anni di esperienza, per evitare
errori e sfruttare tutte le agevolazioni disponibili
per l’import export
con la Svizzera.

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l’Unione Europea e in territorio extra-UE. In questo modo è possibile usufruire
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con la Svizzera.